DealDash: quattro scommesse per il futuro del retail

William Wolfram spiega cos'è e come funziona DealDash e delinea le linee dell'e-commerce.
Aumenterà il legame tra produttore e acquirente, si useranno sempre più algoritmi, la gamification aprirà nuovi mercati e la rete sarà sempre più moderata h24

Il mondo del retail allarga i suoi confini andando al di là dei tradizionali canali di vendita. Mentre prosegue il dibattito tra multicanalità, touch point, differenze e opportunità tra esperienza fisica o virtuale DealDash, che oggi è arrivato a fare più di 2 milioni di transazioni al giorno, stupisce per l’efficacia della sua proposta che sembra sparigliare i giochi.

Sostanzialmente si tratta di aste online di oggetti tecnlogici, casalinghi, articoli sportivi e quant’altro, che partendo da zero, vanno a crescere di 1 centesimo per ogni puntata (ci sono 10 secondi di tempo per i rilanci), che ai partecipanti costa 60 centesimi.

Il modello di business è piuttosto semplice, chi vince l’asta acquista il prodotto, mentre chi la perde può acquistarlo a un prezzo stabilito all’inizio della gara e ottenere indietro tutti i crediti impegnati nell’asta. Nel suo intervento il CEO di DealDash, oltre a illustrare il suo modello di business, delinea quattro tendenze:

Saranno sempre più gli algoritmi a stabilire il posizionamento e anche i contenuti dei post sui social network (sistema utilizzato da DealDash nello stabilire i prezzi finali dai prodotti e le sue campagne pubblicitarie autogestite);
La gamification si affermerà ulteriormente favorendo la fidelizzazione e l’apertura di nuovi mercati di e-commerce;
Il rapporto cliente produttore si rafforzerà e l’e-commerce senza intermediari sarà uno dei trend dei prossimi anni;
L’80% del contenuto pagato dei social media sarà moderato 24 ore su 24,7 giorni su 7, 365 giorni l’anno.

ARTICOLI SIMILI

IoT-Health e il futuro della sanità

IoT-Health e il futuro della sanità

«IoT-Health è l’applicazione dell’Internet of Things per migliorare la salute dei cittadini. Gli ambiti applicativi sono numerosissimi, dai robot chirurgo alla telemedicina (ad es. attraverso wearables e implantables), passando per le stampanti 3D che creano tessuti e organi e tutti i...

Riccardo Donadon, incubatori e territorio

Riccardo Donadon, incubatori e territorio

Durante l'IOE talks di Roncade abbiamo incontrato Riccardo Donadon, fondatore di H-FARM e padrone di casa. Gli abbiamo chiesto se crede veramente che il l'IoE cambierà il mondo. Lui sembra convinto. Innamorato dell'idea che sta alla base di H-FARM, ci ha aiutato a identificare il perché vale...

Artificial Intelligence: dobbiamo preoccuparci?

Artificial Intelligence: dobbiamo preoccuparci?

Nella prima divertente parte della presentazione, piuttosto informale, il professor Floridi smonta i miti sull’intelligenza artificiale dimostrandone l’inconsistenza e la sostanziale vacuità. Nella seconda, invece, delinea il suo concetto di nuova società dell’informazione (infosfera)...