IoE – Internet of Everything
Di che cosa parleremo in queste pagine e che cosa vorremmo che ci raccontaste. Ecco, ci presentiamo.
Siete pronti?
Ci siamo,
cominciamo l’avventura.
Ricordate i tempi nei quali il primo esercizio di programmazione consisteva nello scrivere “hello world”?
Ecco che ci siamo di nuovo. Una cosa tutta nuova da imparare, una nuova sfida.
In queste pagine vi seguiremo, vi precederemo e vi incoraggeremo, perché la rete delle cose, di tutte le cose, è qui dietro l’angolo, e voi dovrete metterci le mani dentro.
Non sappiamo dire quali sono i campi in cui l’IoE si affermerà per prima (la rete per me è femmina). Molte cose si affacciano e poi spariscono, promettono e non mantengono. Con il progetto di IoEtv proviamo a delineare il quadro dei cinque vasti temi che vedete nei filtri dei post: industria e mondo produttivo, smart city, produzione agricola, tecnologie indossabili, impatto sulle persone.
Se vogliamo ridere su di una previsione noi in redazione abbiamo visioni molto diverse. Vi dico la mia:
– a mio parere l’industria è già avanti, in alcune applicazioni. Da più di venti anni si parla di automazione e l’IoE è una declinazione “moderna e interconnessa” di questi princìpi. Ci sarà molto software da scrivere, e verranno fatti molti errori. Forse il tipo di tessuto industriale italiano continuerà a rallentare la diffusione ampia di applicazioni IoE, che danno il loro meglio quando ci sono in gioco grandi numeri e grandi impianti;
– le applicazioni per la smart city si impongono bene nello strato in cui fanno risparmiare gli operatori (utilities e altri). Ma città che sposano idee smart, come Barcellona, diventano più vivibili e i cittadini se ne accorgono.
– in agricoltura la partita è aperta. Se la giochiamo bene, e facciamo dispositivi semplici e utili, possiamo vedere un rapido affermarsi della tecnologia sui campi. Ah, il contadino con zappa e cappello NON sarà coinvolto, per il momento.
– sui prodotti indossabili, o wearables, stanno scommettendo tutti i giganti e molti piccoli. I dati mostrano che le persone pioniere comprano bracciali e altro, ma si disaffezionano rapidamente. E smettono di portarli. Io ho visto una sola persona in giro con i GGlass. Tutta un’altra storia sarà quando i dispositivi che hanno valenza anche sanitaria diventeranno diffusissimi. Allora gli anziani, e non solo, saranno i giocatori della partita.
– nella sezione people parliamo di tutto quello che non cade negli altri raccoglitori, e che ha impatto sulla vita delle persone. Ci andranno declinazioni della piccola e media domotica, delle auto a guida autonoma, dei sistemi di gestione dell’energia, dei sistemi di comunicazione, dei sistemi di tracciamento e localizzazione, delle previsioni meteo, e via così, spartendosi il campo con gli altri quattro contenitori. Anche qui, secondo il mio modesto parere, la partita è aperta e i dispositivi interconnessi entreranno inevitabilmente nelle nostre vite.
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensate voi!